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FRATTEMPI/4. La misura del Tempo


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I luoghi del Festival

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Pesariis (UD)

Pesariis, frazione di Prato Carnico, provincia di Udine, è un piccolo borgo situato nella Val Pesarina, valle che collega la Carnia con il Cadore, ed è conosciuto come il paese degli orologi. Fin dagli inizi del XVIII secolo vi sono documenti che testimoniano la grande produzione di orologi in questo incantevole paesino della Val Pesarina. Dal 1725, infatti, si producono orologi destinati alle torri civiche e campanarie.

Oggi, passeggiando nel borgo, puoi scoprire molti orologi originali, dall'orologio carillon all'orologio ad acqua a turbina, passando all'orologio ad acqua a vasi basculanti, l'orologio dei pianeti, l'orologio a scacchiera, l'orologio a vasche d'acqua, l'orologio a palette giganti, l'orologio planisfero e notturnale, l'orologio calendario perpetuo gigante. A Pesariis troverai anche il Museo dell'Orologeria pesarina che raccoglie la testimonianza secolare della tradizione artigiana degli orologi a Pesariis. La collezione, che vanta elementi di ogni genere, è catalogata per fase tecnologica.​ A Pesariis potrai visitare anche il Piccolo museo della Casa carnica, la Casa Bruseschi.

 

Tra le feste tradizionali quella più rinomata è Arlois e Fasois - La demonticazione, che si svolge nel mese di settembre proprio durante la demonticazione, ovvero il rientro delle mandrie dalle malghe.

Prato Carnico (UD)

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Situato nella parte montana della Carnia, Prato Carnico è considerato il capoluogo della Val Pesarina, e come in altri piccoli paesi della valle le case sono tipiche; in molti casi ripropongono caratteristiche dei palazzi veneti, a testimonianza del dominio della Serenissima, che qui trovava il legname per costruire le sue navi. Il tetto è coperto da speciali tegole piatte in terracotta (in seguito sostituita dall’argilla), che assumono la forma di piccole scandole, chiamate “las planelas”.

Nella sede dell’ex latteria, a Pieria, è possibile visitare il Piccolo Museo delle macchine per la fotografia e la cinematografia, frutto di una trentennale ricerca di un appassionato collezionista del luogo.

Una breve escursione da Truia porta agli Stavoli Orias, uno dei luoghi più affascinanti della Val Pesarina: sono una quindicina di antichi casolari un tempo adibiti al ricovero delle mandrie durante la transumanza sovrastati dalle cime dolomitiche della Creta Forata e del Monte Pleros. Qui pare che il tempo si sia fermato e che natura ed architettura abbiano raggiunto una loro magica intesa.

Chi ama le vette, può invece salire fino al Rifugio Fratelli De Gasperi sul Clap Grande, che si trova a oltre 1700 metri di altitudine: lo si raggiunge imboccando un percorso ben segnalato con partenza dal Centro Fondo Pian di Casa. Il rifugio è la base per splendide ascensioni sulle cime delle Dolomiti Pesarine, come quelle del Clap Grant, del Creton e del Lastron di Culzei. Accanto al Rifugio De Gasperi si trova il Giardino Botanico del Clap Grant, dove sono raccolte circa 200 specie di piante di montagna, da quelle più comuni a quelle protette, sempre più difficili da vedere altrove. Fra le altre, vi sono piante officinali e velenose, orchidee e gigli.

Nel mese di dicembre si svolge ogni anno in una frazione diversa la tradizionale Notte delle Candele: un salto indietro nel tempo, prima dell’avvento dell’energia elettrica.

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Palmanova (UD)

Costruita nel 1593 dalla Repubblica di Venezia, Palmanova è una città-fortezza conservata in condizioni straordinarie. Monumento nazionale dal 1960, nel 2017 è entrata a far parte del Patrimonio Unesco nel sito transnazionale Opere di difesa veneziane tra il XVI e il XVII secolo: Stato da Terra – Stato da Mar occidentale.
 

Una forma particolare

Con la sua pianta a forma di perfetta stella a nove punte, le porte monumentali di ingresso e le tre cerchie di fortificazioni del XVI, XVII e XIX secolo, Palmanova è al tempo stesso un modello di città ideale rinascimentale e un esempio di architettura militare in grado di mostrare concretamente al visitatore le evoluzioni tecniche della scienza delle fortificazioni in tutta l’età moderna. La Piazza Grande, una vasta piazza d’armi collocata esattamente al centro della fortezza, ospita l’esposizione permanente Strumenti e macchine artificiose per costruire la fortezza di Palma che riproduce a grandezza naturale alcune delle macchine utilizzate per la costruzione di Palmanova.
 

La rievocazione storica

Il primo weekend di settembre Palmanova è animata dalla grande rievocazione storica A.D. 1615. Palma alle armi: oltre ottocento rievocatori in costume seicentesco ricordano l'inizio della guerra degli Uscocchi tra l’Austria degli Asburgo e la Repubblica di Venezia, a cui Palmanova è appartenuta fino alla caduta della Serenissima per mano di Napoleone nel 1797.

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Spilimbergo (PN)

Situata sulla sponda del fiume Tagliamento, Spilimbergo è una fra le più belle e interessanti città d'arte del Friuli Venezia Giulia.


Storia

Borgo di antichi origini, si sviluppò soprattutto durante il Medioevo e il Rinascimento. Il centro urbano conserva l’originale impianto medievale e una continua opera di restauro ha consentito di valorizzare le opere degli artisti che si sono succeduti nei secoli, come Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone, e Giovanni Antonio Pilacorte. Lo splendore del passato rivive ogni anno in agosto nella Rievocazione Storica della Macia, un’antica unità di misura delle stoffe riprodotta anche su uno dei palazzi di piazza del Duomo.


Peculiarità di Spilimbergo

Spilimbergo è inoltre sede della prestigiosa Scuola Mosaicisti del Friuli, istituzione fondata nel 1922 e ormai nota a livello internazionale. La Scuola insegna le tecniche musive romana, bizantina e moderna, ma sperimenta anche soluzioni estetiche e funzionali applicate alla contemporaneità.

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Paularo (UD)

Situato al centro della Val d'Incarojo, Paularo è un centro apprezzato per la sua natura incontaminata e le numerose possibilità di escursioni in quota. Di particolare interesse sono la cascata di Salino, spettacolare salto d'acqua alto più di 30 metri a breve distanza dal capoluogo,e la forra di Las Callas, attraversata da un sentiero attrezzato che si imbocca dalla strada che porta verso il Passo Cason di Lanza.

Anche il centro del paese merita una passeggiata per vedere il Palazzo Calice Screm, un complesso architettonico con caratteristiche logge sovrapposte considerato il prototipo della casa carnica, e il settecentesco Palazzo Linussio Fabiani, dimora della famiglia di Jacopo Linussio, creatore di una delle maggiori manifatture tessili settecentesche d’Europa.

Nelle botteghe si possono acquistare i più tradizionali oggetti dell’artigianato carnico: mobili rustici, piatti, ciotole, taglieri in legno, ceste e gerle, ma anche abiti tradizionali e scarpèts. Meritevole di visita è la Mozartina, una preziosa collezione di strumenti musicali antichi e moderni (aperto solo su richiesta).

È possibile riscoprire i mestieri di una volta l'ultima domenica di agosto con la manifestazione "Mistîrs", che propone anche la gastronomia tipica del territorio, visite alle case storiche e musica folk lungo le vie del paese.

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Tolmezzo (UD)

Capoluogo storico della Carnia e "Città Alpina dell’anno 2017", Tolmezzo è una cittadina con un suggestivo centro storico che tutt’oggi conserva le tracce di un impianto urbano quattrocentesco. La città storicamente appartenne prima ai Patriarchi di Aquileia e poi alleandosi con la signoria veneziana divenne città italiana nel 1866. Delle antiche mura del borgo rimangono ancora scorci ritrovabili nel Borgàt, ossia il centro storico, con la quattrocentesca Chiesetta di Santa Caterina e Casa Janesi, dal quale si può raggiungere con una passeggiata di mezz'ora la Torre Picotta, situata in posizione dominante la vallata sulla sommità del Colle Picotta e ultimo baluardo, assieme alla Porta di Sotto, della Tolmezzo fortificata. Di questo sistema difensivo faceva parte anche il Castello patriarcale, composto da un palazzo e due torri di guardia, di cui però restano poche tracce visibili sul pianoro soprastante la cittadina, chiamato proprio Pracastello: raggiungibile in pochi minuti dal centro cittadino seguendo le antiche mura e da quale si gode di un meraviglioso panorama che spazia fino alle Dolomiti Friulane.

Da non perdere sono poi il settecentesco duomo di San Martino e il prezioso Museo carnico delle Arti e Tradizioni popolari “Michele Gortani” che racconta nelle sue trenta stanze come si viveva un tempo nelle vallate alpine, quali erano i lavori, gli arredi delle case, gli utensili domestici, gli abiti e i costumi. Nelle vicinanze Palazzo Frisacco ospita tutto l’anno diverse esposizioni d’arte e mostre sulle tradizioni locali.

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Udine

Udine è una cittadina con piazze dal fascino veneziano e antichi palazzi: da piazza Libertà, definita "la più bella piazza veneziana sulla terraferma", a piazza Matteotti (o delle Erbe), che, tutta contornata da portici, sembra un salotto a cielo aperto, si osserva la carrellata di antichi e colorati palazzi che annunciano lo spirito di Udine.

Sul colle della città sorge il castello da cui si intravedono i tetti della città, le montagne che la circondano e, verso sud, il mare Adriatico.

Udine nel Settecento fu la città di Giambattista Tiepolo che qui raggiunse la sua maturità artistica: oggi si possono ammirare i suoi capolavori nelle Gallerie del Tiepolo (nel Palazzo Patriarcale), nel Duomo, nella chiesa della Purità.
Oggi Udine è una città aperta alle innovazioni pur legando la sua immagine a osterie autentiche dove si celebra uno dei riti più amati, ossia la degustazione di un calice di vino (tajut) da assaporare in un'atmosfera conviviale.

Sapori inconfondibili, eventi culturali e feste della tradizione come Friuli Doc, musei per tutti i gusti completano l'offerta di questa bella città. Tra i musei che puoi visitare a Udine: la Galleria d'Arte Moderna; le Gallerie del Progetto; i Civici Musei di Storia e Arte Antica con la Collezione Ciceri, il Museo Archeologico, la Galleria d'Arte Antica, la Galleria dei Disegni e delle Stampe e il Museo Friulano della Fotografia.

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Caneva (PN)

Il comune di Caneva comprende le frazioni di Fiaschetti, Fratta, Sarone, Stevenà e le località Crosetta del Cansiglio, Gaiardin, Lame de Carpen, Malconsei, Pradego e Tamburz.


La zona di Caneva, archeologicamente importante, si presenta ricca di reperti verosimilmente riferibili al Neolitico palafitticolo del Palù di Livenza (tra i più importanti dell'Italia settentrionale e sito Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO), al vasto insediamento dell'età del Bronzo e del Ferro sulle pendici del Col Castelir, ai ritrovamenti paleoveneti di Stevenà, Pradego, Villa, fino alle tombe longobarde di Stevenà.


Terra di antichi vini (il Marzemino soprattutto) e punto di partenza per piacevoli escursioni nei boschi della montagna sovrastante, Caneva vanta i pittoreschi ruderi del castello sorto intorno al Mille probabilmente su fondamenta romane.


Caneva si presenta infatti come un paese incastellato - caso praticamente unico in zona - che costituiva l'antica Canipa (abbandonata nel XVII secolo e sopraffatta dalla boscaglia).
Oltre alle tante sagre, tra cui la festa del Castello (prima domenica di luglio), da segnalare vi è il Museo dello sport, con cimeli sportivi in particolare legati al ciclismo.

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Gorizia

A Gorizia si respira l'atmosfera sospesa tipica di una città di confine: nella piazza Transalpina, fino al 2004 fisicamente divisa da un muro, si passeggia con un piede in Italia e uno in Slovenia. Grazie alla sua particolare posizione geografica, Gorizia è sempre stata influenzata culturalmente dall’incrocio tra diverse civiltà: quella latina, quella slava e quella germanica. Posta al confine orientale, ha sempre giocato un ruolo centrale nella Mitteleuropa. Oggi la sua architettura, le sue strade e i suoi parchi testimoniano la grande storia di questa città.
Il castello medievale è il cuore e il simbolo della città: da qui la vista spazia sulle dolci distese di colli e su tutta Gorizia, dove convivono in modo armonioso architetture medievali, barocche e ottocentesche. La borghesia asburgica amava passeggiare tra le vie del centro, non a caso la città veniva chiamata "Nizza asburgica".
Fra i molti palazzi storici emergono Palazzo della Torre, Palazzo Attems Petzenstein e Palazzo Werdenberg, sede della Biblioteca Statale Isontina. La storia della comunità ebraica di Gorizia è raccontata invece nel Museo Sinagoga Gerusalemme sull'Isonzo di via Ascoli.
Tra parchi incantevoli, come il Parco Piuma sul fiume Isonzo, il Parco del Palazzo Coronini Cronberg (con alberi di tutto il mondo) e il Giardino Viatori, molto spazio ha anche la cultura: tanti i musei da visitare, anche particolari e curiosi, come i Musei Provinciali con il Museo della moda e delle arti applicate, il Museo della Grande Guerra e la Collezione Archeologica, Il Museo del Medioevo Goriziano all'interno del castello.

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Galleria

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